Rocca Massima, il più alto comune della provincia di Latina (poco meno di 800 m. s.l.m.), domina dall’alto del Monte Massimo (ultimo contrafforte a nord ovest dei Monti Lepini), a ovest la Pianura Pontina, a nord ovest il Monte Artemisio e da nord fino ad est i Monti Prenestini e Simbruini.
Da Rocca Massima si spazia per oltre 200° verso panorami, albe e tramonti che lasciano senza fiato.
Il primo nucleo umano fu probabilmente un insediamento per la difesa e gli avvistamenti del popolo dei Volsci. Successivamente - all’epoca delle prime espansioni romane – continuò a servire come castrum.
Tra gli storici (Nibby) si è delineata la suggestione che l’odierna Rocca Massima corrisponda alla ARX Carventana o Carventum di cui parla Tito Livio nel IV libro della Storia di Roma.
Altre ipotesi vorrebbero Rocca Massima sorta a scopo difensivo nel V secolo d.C. durante le invasioni dei Goti e dei Vandali oppure tra il VII e l’VIII secolo d.C. da abitanti dei territori limitrofi per rifugiarsi contro gli attacchi provenienti dal mare ad opera di orde barbariche o di eserciti nei trasferimenti da nord a sud della penisola.
Tra tante incertezze, notizia documentata è invece il “Breve” pontificio con cui Innocenzo III (Lotario dei Conti di Segni) il 5 dicembre 1202 concesse al nipote Pietro Annibaldi il Monte Massimo perché vi costruisse un castrum per la difesa del territorio. L’evento è stato ricordato nel 2002 con la dedica al grande Papa di una piazzetta del centro storico nell’ottavo centenario di quella che indubbiamente è l’inizio della comunità civica di Rocca Massima.
Chiesa parrocchiale S. Michele Arcangelo
Nella gastronomia locale importanti sono la raccolta delle castagne e delle olive.
Di castagne, delle quali si festeggia l’omonima sagra nel mese di ottobre, ci sono numerose piante soprattutto lungo la strada che congiunge il paese a Segni. Particolare è la qualità della castagna denominata “marrone”, pregiata e apprezzata per il suo gusto.
Altro prodotto fondamentale anche per l’ economia del paese è la raccolta delle olive che avviene nel periodo di fine ottobre primi di dicembre. Anche qui a far la differenza è il tipo di oliva denominato oliva Gaeta dal porto con il quale questo prodotto veniva esportato e commerciato.
Viene commerciata in vari prodotti, dalle olive da tavola all’olio d’ oliva che ha un colore giallo-verde e un sapore intenso e fruttato.
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