Grazie alla particolare composizione dei terreni, ricchi di sali potassici e di fosforo, ma anche per i climi ideali, condizionati dalla presenza dei diversi laghi, la zona dei Castelli Romani è l’area vinicola più importante del Lazio. La produzione di questi vini è legata da tradizioni ultra secolari di vitivinicoltura.
La coltivazione dei vigneti nei Castelli Romani ebbe un grande sviluppo con l’espansione di Roma poiché portò progressivamente alla scomparsa dei vigneti che in epoca pontificia erano presenti all’interno della città.
Il vino dei Castelli Romani si trova ai primi posti d’Italia per la più antica tradizione vitivinicola.
Il metodo di coltivazione del vino dei Castelli Romani cambia nel corso della storia. Inizialmente si utilizzavano “le canne” come sostegno, mentre all’inizio del secolo si passò alla coltivazione a filari per poi arrivare negli anni '80 ad utilizzare “il tendone” per avere una maggiore espansione foliare necessaria per l’elaborazione degli zuccheri ma anche per incrementare la produttività.
Oggi la meccanizzazione della coltivazione della vite è migliorata e per questo si è tornati all’impianto viticolo a filari mantenendo sempre come obbiettivo principale quello del miglioramento qualitativo del prodotto.
L'agricoltura prevalente dei Castelli Romani è la DOC e prevede vini bianchi, rosati e rossi, nelle tipologie secco, amabile, frizzante e novello.
Tra le cantine che producono questi vini possiamo trovare L'Olivella per Frascati, Tenuta Marino per Marino, Cavalieri per Genzano di Roma, Cantina Marconi per Ariccia e molte altre dedite alla produzione di vini di qualità.
IL VINO DOC
Il vino dei Castelli Romani a denominazione di origine controllata chiamato proprio “Castelli Romani” all’immissione sul mercato deve possedere le seguenti caratteristiche:
Vino dei Castelli Romani - «Castelli Romani» bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
Vino dei Castelli Romani - «Castelli Romani» rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.
Vino dei Castelli Romani - «Castelli Romani» rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
Vino dei Castelli Romani - «Castelli Romani» bianco:
-colore: paglierino più o meno intenso;
-odore: fruttato, intenso, ricorda l’uva ammostata nel tipo novello;
-sapore: fresco, armonico, secco, talvolta frizzante e/o amabile.
Vino dei Castelli Romani - «Castelli Romani» rosato:
-colore: rosa più o meno intenso, talvolta con tonalità rubino;
-odore: fruttato, intenso, vinoso;
-sapore: fresco, armonico, secco, talvolta frizzante e/o amabile.
Vino dei Castelli Romani - «Castelli Romani» rosso:
-colore: rubino più o meno intenso;
-odore: vinoso, persistente, caratteristico, fruttato per il tipo novello;
-sapore: fresco, armonico, secco, rotondo, talvolta frizzante e/o amabile, vivace e fragrante per il tipo novello.
Quindi, che sia bianco, rosso, secco o dolce, non potrete non deliziare il vostro palato con un bicchiere del vino dei Castelli Romani!
PROGETTO PATROCINATO DA:
Copyright © 2015 ACE Lazio - P.IVA 07512151007 - Powered By FluidaMente | Smart Web Communication - Privacy Policy